Japanese volleyball : a journey through the history ..

Ciao a tutti , oggi vi voglio dare qualche informazione sulla storia della pallavolo giapponese. Spero che vi piaccia. Ho preso spunto da vari libri e siti internet (le foto sono a cura della FIVB e CIO).

Cenni di storia

La pallavolo in Giappone ebbe origine nel 1908 grazie all’operato di Hyozo Omori, diplomato alla YMCA International Training School (Springfield College), il quale introdusse la pallavolo all’associazione YMCA di Tokyo. Circa vent’anni più tardi, nel 1927, fu fondato l’attuale organo di governo della pallavolo giapponese, la Japan Volley Association (JVB) ,la quale si unì alla FIVB nel 1951. Inizialmente in Giappone era diffuso il sistema di gioco a nove giocatori piuttosto che quello a sei, e con questo sistema vinse i primi campionati asiatici che si tennero a Tokyo nel 1955, prima di passare definitivamente al sistema di gioco a sei giocatori.

I primi successi arrivarono per merito della nazionale femminile che si aggiudicò la medaglia d’oro alla Olimpiadi del 1964, disputatesi nella capitale giapponese. Tre anni più tardi il Giappone ospitò anche il campionato mondiale femminile per la prima volta. Nello stesso anno prese il via ufficialmente il primo campionato giapponese di volley con il sistema di gioco a sei giocatori. Nel 1972 la nazionale maschile vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Monaco, mentre quella femminile a quelle di Montreal, quattro anni dopo. Nel 1977 in Giappone si tenne per la prima volta il campionato mondiale maschile.

Negli ultimi anni le nazionale femminile si è distinta per importanti risultati quali la conquista della medaglia di bronzo al campionato mondiale 2010, centrando lo stesso traguardo ai giochi olimpici di Londra nel 2012.

Ma…chi era Hyozo Omori ?

Hyozo Omori (大森兵蔵)è stato un educatore giapponese, professore di educazione fisica allo YMCA nella Prefettura di Okayama. Laureato allo Springfield College, nel Massachusetts, introdusse nel 1908 basket e pallavolo in Giappone.

Qualche altro fatto……

La storia della pallavolo in Giappone è molto antica.
All’inizio del diciannovesimo secolo la pallavolo arrivò dagli Stati Uniti a seguito dei soldati statunitensi coinvolti nelle aree del Pacifico. I giapponesi hanno presto scoperto che la pallavolo era un gioco perfetto per gli asiatici: hanno approfittato della loro rapidità e agilità. Altri sport si basano principalmente su forza e potenza, ma i piccoli orientali non potevano essere competitivi. Pertanto la pallavolo si diffuse rapidamente in tutto il Nippon (il nome nativo del Giappone) e divenne molto popolare. Entrambi, uomini e donne, hanno iniziato a giocarci e così è nata una storia straordinaria. A quel tempo, il Giappone giocava con il sistema a 9 giocatori, mentre le regole internazionali richiedevano una squadra da 6 giocatori. Fu necessario adattare il gioco giapponese alla competizione internazionale affinché il Giappone potesse competere alle Olimpiadi di Tokyo del 1964.

Dieci operai (donne) della stessa fabbrica, Nichibo Kaizuka (una fabbrica tessile), sono diventati il simbolo del Giappone. Quelle donne, conosciute come “Toyo no Majo” (Oriental Witches) sono state allenate da Hirofumi Daimatsu. Si esercitavano ogni giorno dalle 5.00 del pomeriggio (dopo il loro lavoro) fino a mezzanotte nella palestra della fabbrica.
Daimatsu, il cosiddetto “allenatore Oni” per la sua rigida disciplina e le esercitazioni inesorabili di condizionamento (in giapponese Oni significa demone) :quelle donne riuscirono a vincere 175 partite di fila (medaglia d’oro olimpica del 1964 inclusa).

I giapponesi hanno trovato in questa storia le caratteristiche che amano: il duro lavoro, la perseveranza e la sofferenza. Ecco perché al giorno d’oggi, i giocatori di pallavolo giapponesi sono ancora così popolari anche se non sono tra le migliori squadre del mondo.

Tokyo Olympic games , 1964

Guardate questo video interessantissimo sulla finale olimpica a tokyo , 1964 :

https://www.fivb.com/en/about/news/video-japan-win-gold-at-tokyo-1964?id=65995

Quindi…….

Il Canada fu il primo Paese, dopo gli Stati Uniti, a conoscere il volley; la pallavolo iniziò a diffondersi nelle città canadesi nel 1900. Nel 1906 il gioco arrivò a Cuba per la passione di un ufficiale statunitense (Augusto York) che aveva partecipato all’intervento militare Usa nell’isola; Cuba diventerà – dagli anni ’70 in poi – una delle nazioni leader dello sport, anche per la sua adesione al socialismo sovietico che favorì moltissimo questo sport così poco individualista.

In Asia la pallavolo incontrò un successo travolgente: nel 1910 era già presente in Giappone e Cina, grazie alla capillare rete YMCA. Nel 1908 Hyozo Omori aveva introdotto in Giappone volley e basket, che aveva conosciuto durante i suoi studi negli Stati Uniti. Nel 1910 era stata la volta della Cina, il Paese più popoloso del mondo, tramite Max Exner e Howard Crokner. Anche le Filippine conobbero il gioco nel 1910, grazie a Elwood Brown, docente di educazione fisica dell’YMCA di Manila. La pallavolo era particolarmente adatta alle caratteristiche fisiche degli asiatici: nel nuovo gioco gli atleti orientali – piccoli e longilinei – potevano competere con successo con i più robusti soldati americani presenti nelle basi statunitensi in Estremo Oriente.

Entro la fine del primo decennio del ‘900 il volley era arrivato in Brasile (dove diventerà popolarissimo), in Uruguay, in Messico, in Argentina, in Perù; in tutti i Paesi dell’America Latina la pallavolo si diffuse con facilità. La rete – nel frattempo –  era salita di 15 cm, arrivando a 213 cm, il set si concludeva a 21 punti.

Nel 1912 entrarono in vigore due regole fondamentali della pallavolo praticata in Nord e Sud America: il numero di giocatori in campo fu fissato a sei e fu resa obbligatoria la rotazione dei giocatori in senso orario, che costrinse da allora in poi tutti i pallavolisti a saper effettuare i diversi “fondamentali”, evitando una eccessiva specializzazione. L’anno successivo, il 1913, si svolsero a Manila i primi Giochi Asiatici; la pallavolo orientale già prevedeva i tre tocchi massimi, ma si praticava con maxi-squadre formate da 16 giocatori, disposti in 3 o 4 file su campi più grandi, era quasi un altro sport.

Il terzo decennio della pallavolo inizia con lo scoppio della Prima guerra mondiale (1914-18). L’esercito Usa affidò alla YMCA i programmi ricreativi per i soldati e decise di utilizzare 16.000 palloni Spalding da volley per il tempo libero dei soldati statunitensi: sarà l’inizio della diffusione del volley in Europa, a partire dall’Inghilterra, dalla Francia e dall’Italia.

Vi lascio un altro link solo in italiano dove racconta più in dettaglio DAIMATSU e le sue ragazze:

https://sport660.wordpress.com/tag/giappone-oro-volley-femminile-olimpiadi-tokyo-1964/

Ciao !

EN

Hi everyone, today I want to give you some information about the history of Japanese volleyball. I hope you enjoy. I was inspired by various books and websites (photos are taken from FIVB and IOC).

Brief history

Volleyball in Japan originated in 1908 thanks to the work of Hyozo Omori, a graduate of the YMCA International Training School (Springfield College), who introduced volleyball to the YMCA association in Tokyo. About twenty years later, in 1927, the current governing body of Japanese volleyball was founded, the Japan Volley Association (JVB), which joined the FIVB in 1951. Initially the nine-player game system was widespread in Japan rather than the six-player, and with this system he won the first Asian championships held in Tokyo in 1955, before finally switching to the six-player game system.

The first successes came thanks to the women’s national team that won the gold medal at the 1964 Olympics, held in the Japanese capital. Three years later Japan also hosted the women’s world championship for the first time. In the same year the first Japanese volleyball championship officially started with the six-player game system. In 1972 the men’s national team won the gold medal at the Munich Olympics, while the women’s national team at the Montreal Olympics four years later. In 1977, the men’s world championship was held in Japan for the first time.

In recent years, the women’s national team has distinguished itself for important results such as winning the bronze medal at the 2010 world championship, hitting the same goal at the London Olympic games in 2012.

Who was Hyozo Omori?

Hyozo Omori (大 森 兵 蔵) was a Japanese educator, professor of physical education at the YMCA in Okayama Prefecture. A graduate of Springfield College, Massachusetts, he introduced basketball and volleyball in Japan in 1908.

Something else……

The Volleyball history in Japan is very old.
At the beginning of the 19Th Century Volleyball arrived from USA following the US soldiers involved in Pacific areas. Japanese soon discovered that Volleyball was a perfect game for Asiatic: they took advantage of their quickness and agility. Other sports rely mostly on strength and power but the tiny Oriental people couldn’t be competitive. Therefore Volleyball spread fast all over Nippon (the native name for Japan) and became very popular. Both, men and women, started playing and thus an extraordinary tale was born. At that time, Japan played with the 9-player system, while the international rules called for a 6-player team. It was necessary to adapt the Japanese game to the international competition in order for Japan to compete at 1964 Tokyo Olympic Games.

Ten workers (women) of the same factory, Nichibo Kaizuka (a textile manufacturing), became the symbol of Japan. Those women, known as “Toyo no Majo” (Oriental Witches) were coached by Hirofumi Daimatsu. They practiced each days from 5.00 in the afternoon (after their job duty) until midnight in the factory’s gymnasium.
Daimatsu, so called “Oni coach” for his strict discipline and unrelenting conditioning drills (in Japanese Oni means demon) and those women succeeded to win 175 matches in a row (1964 Olympic Gold medal included).

Japanese have found in this story the features they love: the hard work, the perseverance and the suffering. That’s why nowadays, the Japanese Volleyball players are still so popular although they aren’t among the top world’s team.

Tokyo Olympic game , 1964

Watch this interesting video about the Olympic gold medal in Tokyo , 1964 :

https://www.fivb.com/en/about/news/video-japan-win-gold-at-tokyo-1964?id=65995

So…..

Canada was the first country, after the United States, to know volleyball; volleyball began to spread in Canadian cities in 1900. In 1906 the game arrived in Cuba for the passion of an American officer (Augusto York) who had participated in the US military intervention on the island; Cuba will become – from the 70s onwards – one of the leading sports nations, also for its adhesion to the Soviet socialism which greatly favored this sport so little individualistic.

In Asia volleyball met an overwhelming success: in 1910 it was already present in Japan and China, thanks to the capillary YMCA network. In 1908 Hyozo Omori had introduced volleyball and basketball to Japan, which he had known during his studies in the United States. In 1910 it was the turn of China, the most populous country in the world, through Max Exner and Howard Crokner. The Philippines also learned the game in 1910, thanks to Elwood Brown, a professor of physical education at the YMCA in Manila. Volleyball was particularly suited to the physical characteristics of the Asians: in the new game the oriental athletes – small and long-limbed – could compete successfully with the more robust American soldiers present in the US bases in the Far East.

By the end of the first decade of the 1900s, volleyball had arrived in Brazil (where it will become very popular), in Uruguay, Mexico, Argentina, Peru; volleyball spread easily in all Latin American countries. The net – in the meantime – had risen by 15 cm, reaching 213 cm, the set ended at 21 points.

In 1912, two basic rules of volleyball in North and South America came into force: the number of players on the pitch was set at six and clockwise rotation of the players was made mandatory, which forced all volleyball players to know from then on carry out the different “fundamentals-skills”, avoiding excessive specialization. The following year, 1913, the first Asian Games were held in Manila; Eastern volleyball already included three maximum touches, but it was practiced with maxi-teams made up of 16 players, arranged in 3 or 4 rows on larger fields, it was almost another sport.

The third decade of volleyball begins with the outbreak of the First World War (1914-18). The US military entrusted the YMCA with recreational programs for the soldiers and decided to use 16,000 Spalding volleyball balls for the leisure time of the American soldiers: it will be the beginning of the spread of volleyball in Europe, starting from England, France and from Italy.

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